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Ciak si Gira - Agenzia Viaggi di Rimini


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MOLISE AUTENTICO E LA VIA DEI TRABOCCHI

dal 24 al 26 Mag 2025

Ultimi Posti
€ 490
STORIA E TRADIZIONI

VIA VERDE DELLA COSTA DEI TRABOCCHI E IL MOLISE CHE NON ESISTE!


Questo viaggio è consigliato a tutti coloro che amano la natura, le tradizioni, i borghi autentici e l'enogastronomia!
 
Lungo la costa abruzzese, tra Ortona e Vasto, si trovano i celebri trabocchi, antiche strutture di pesca risalenti ai tempi dei Fenici. Questi affascinanti ponti di legno, sorretti da pali e dotati di reti, consentono di pescare senza barca, rappresentando un patrimonio culturale unico. Descritti da Gabriele D'Annunzio come "ragni colossali", i trabocchi sono simbolo dell'Abruzzo e caratterizzano la Costa dei Trabocchi. Molti sono stati restaurati e trasformati in ristoranti, offrendo piatti di pesce fresco con vista panoramica. Autentici e suggestivi, i trabocchi celebrano il legame profondo tra l'uomo e il mare.

La Via Verde dei Trabocchi è una pista ciclabile panoramica che si snoda lungo 40 km della splendida costa abruzzese, seguendo l'antico tracciato della ferrovia adriatica. Il percorso parte da Ortona, una città ricca di storia e bellezze naturali, e arriva a Vasto, un borgo affacciato sul mare, che vanta una delle riserve naturali più belle e importanti dell'Adriatico, quella di Aderci.
Chi sceglierà questo itinerario in e-bike potrà godere di panorami mozzafiato sull'Adriatico, pedalando tra mare e natura con il vento tra i capelli. Un'esperienza immersiva e dinamica, che permette di esplorare più a fondo questo tratto di costa ei suoi affascinanti trabocchi, vivendo sensazioni che solo in parte saranno accessibili a chi la percorre a piedi! Durante il percorso, si pedala immersi in una natura incontaminata, accompagnati dalla fresca brezza marina ad ogni pedalata. La strada alterna dune sabbiose e spiagge, scogliere a picco sul mare e pinete lussureggianti. Si incontrano anche riserve naturali, dove flora e fauna prosperano in un ambiente protetto, completando un paesaggio unico che fonde la bellezza della natura con la tranquillità dell'area costiera. La vista sull'Adriatico, che si estende all'orizzonte, è semplicemente spettacolare, con infinite opportunità per scattare foto indimenticabili.
 
Il Santuario di Santa Maria di Canneto, situato lungo la Strada Statale Trignina, si erge maestoso con un campanile di 25 metri visibile tra le cime dei pini. La chiesa attuale risale ai secoli XI e XII, ma la sua origine è legata a un antico insediamento romano. Ricostruita nel 1200 dall’Abate Raynaldo di Montecassino, la chiesa è stata più volte restaurata, anche in seguito a un'inondazione nel XIX secolo. Il Santuario è da secoli meta di pellegrinaggi per la sua bellezza e la spiritualità che lo caratterizza.

Civitacampomarano, con il suo castello angioino e il suggestivo paesaggio di calanchi e gole, è famoso per il Cvtà Street Fest, il festival di street art che trasforma il paese in un museo a cielo aperto, dove le opere di artisti internazionali decorano le pareti del borgo, creando un'atmosfera unica. Qui si trova anche il celebre murale "Il Molise non esiste, ma resistite", una potente dichiarazione di identità e orgoglio che ha reso questo piccolo paese ancora più conosciuto, simbolo di un'appartenenza radicata e di resistenza culturale.
Sepino, la "città romana dissepolta", si trova all'incrocio di due tratturi provenienti dall'Abruzzo (Pescasseroli-Candela) e dai monti del Matese. Nato come luogo di sosta per i pastori e le greggi transumanti, divenne rapidamente un importante centro di scambi commerciali. Il sito archeologico di Altilia-Sepino è uno dei più rilevanti della regione, ospitando i resti della città romana di Saepinum. Qui si può ancora ammirare un impianto urbanistico ben conservato, con il teatro, i mausolei e le quattro porte restaurate. Questo sito archeologico rappresenta una testimonianza della rilevanza storica di Saepinum e ne fa una delle più attrazioni più affascinanti del Molise.

Oratino, si trova ad un'altitudine di 800 m nella valle del Biferno a pochi chilometri da Campobasso. Si tratta di un borgo di origine medievale e nel suo centro storico è possibile ancora ammirare le resistenti case in pietra che si sviluppano intorno alla Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo e al Palazzo Giordano, principale testimonianza del periodo medievale del borgo. Dai suoi punti panoramici si ammira una splendida vista di tutti i dintorni e anche per questo è annoverato tra i borghi più belli d'Italia.

Campobasso è il cuore di questo mosaico di minuscoli borghi e paesaggi, capoluogo all’ombra degli Appennini che affascina con il suo castello medievale e la Cattedrale, ma è anche un esempio di città ottocentesca con la sua "città murattiana", un'area caratterizzata da viali, piazze e orti botanici. La città è famosa per la sfilata dei Misteri, che si svolge durante la festa del Corpus Domini, un evento che rievoca la tradizione religiosa con le spettacolari figure di santi e angeli.

Larino, una delle località turistiche più importanti della regione, risale probabilmente agli Osci, una stirpe italiana preromana. Con l'avvento dell'Impero Romano, il borgo divenne un'importante municipium romano e ancora oggi è possibile vedere diverse testimonianze del passato romano: i resti dell'antico anfiteatro, il foro e le ville romane. Nel centro storico i luoghi di maggiore interesse sono la Cattedrale di San Pardo e il Palazzo Ducale, sede del Museo Civico di Larino. 

La Carrese di San Pardo è la festa principale di Larino, in Molise, che si svolge ogni maggio in onore del santo patrono. Sebbene sia ufficialmente documentata dal 1872, la sua origine sembra risalire a molto tempo prima, precisamente all'842, quando fu ritrovato il corpo del santo, evento che i larinesi interpretarono come un miracolo divino. Considerata una delle più belle feste patronali in Italia, per il suo valore storico-culturale e significato socio-religioso, la Carrese rappresenta un bene immateriale da preservare nel tempo. Per questo motivo, è stata avanzata una richiesta per l'inserimento della festa tra i beni immateriali dell'UNESCO. Durante la festa, circa 130 carri in legno, decorati con fiori di carta crespa fatti a mano dalle donne del paese, sfilano nel centro storico (la processione può superare anche i 3 km). I carri, simbolo delle famiglie locali, sono trainati da buoi e altri animali mansueti, rafforzando il legame con la tradizione. La festa è una manifestazione di fede, appartenenza e continuità culturale, che si tramanda di generazione in generazione, una tradizione che le comunità locali hanno saputo egregiamente salvaguardare. La Carrese di San Pardo non è solo un evento religioso, ma un'esperienza che coinvolge tutta la comunità. Ogni famiglia del paese custodisce gelosamente il proprio carro, che rappresenta il legame profondo con la tradizione. La festa è un'esplosione di emozioni, con la folla che si raccoglie lungo le strade per accompagnare i carri, mentre i buoi, simboli di forza e devozione, li trainano attraverso il paese.
Il 26 maggio viene ricordato l’arrivo in città delle reliquie e la proclamazione di San Pardo come patrono principale di Larino. In questa giornata ci sarà la sfilata di tutti i Santi di genere maschile per le vie del borgo. Si tratta di una sorta di processione di tutti i Santi: solo in particolari occasioni vengono fatte uscire tutte le icone, anche quelle femminili (anni giubilari, ad esempio). Non è insolito notare come sui balconi del borgo ci siano lenzuola tradizionali e stendardi raffiguranti San Pardo. Inoltre, al passaggio del Santo Patrono vengono, in alcuni casi, gettati petali di rose sul busto e l’urna che contiene le reliquie del Santo. 
Il passaggio dei carri per Via Seminario reso delicato dalla strettezza delle vie e degli angoli, dal potenziale scivolamento, degli zoccoli degli animali, sulle antiche pietre del pavimento per poi risalire attraverso Via Leone, proprio sotto al campanile con un effetto di potenziamento sonoro particolarmente emozionante, a detta di tutti i testimoni locali e custodi questa tradizione. 
Il regime sonoro della festa in questa giornata è arricchito dalla presenza della banda che accompagna il corteo processionale. La processione si svolge nella mattinata e si conclude – specialmente ora che il numero dei carri è aumentato – nel primo pomeriggio, quando, dopo aver sistemato animali e carri, le famiglie si ritrovano in una delle case di famiglia per un lauto pranzo festivo.
 
Il Molise è una regione principalmente montana ma è ricca anche di dolci poggi e vallate, costellati di piccoli centri dove il protrarsi delle tradizioni ed i genuini sapori d’un tempo si mescolano a testimonianze storiche spesso inaspettate, incantevoli sorprese di una terra talvolta ai margini delle cronache e dei grandi flussi turistico culturali. 

PROGRAMMA

1° Giorno
Sabato - Ortona - Via dei Trabocchi - Vasto - Roccavivara - Civitacampomarano - Campobasso
6:00 partenza dal piazzale antistante l’agenzia (Rimini - Piazzale Caduti di Cefalonia).
 sosta per la colazione e per il carico di Christian la guida che ci accompagnerà per tutto il tour


9:30 arrivo previsto a Ortona e ritiro delle e-bike e partenza lungo la via ciclabile denominata la Via Verde dei Trabocchi con arrivo previsto a Vasto-San Salvo intorno alle 13:30 per la riconsegna delle bici. Il pranzo (al sacco)  è previsto intorno alle ore 12:30 nell'area naturalistica di Punta Aderci. Lungo il percorso incontreremo comunque aree attrezzate con i servizi.

La parte del gruppo che avrà scelto il percorso in pullman proseguirà lungo la strada panoramica che regala comunque degli scorci meravigliosi sulla costa e potrà godere delle narrazioni della guida. Il pranzo (libero) è previsto intorno alle 12:30 nel centro storico di Vasto dopo breve passeggiata. 

10:30 circa sosta fotografica (per entrambi i gruppi) al porticciolo di Punta Tufano e Vallevò, uno dei punti più scenografici e ricchi di trabocchi dell'omonima costa. Visita guidata di un trabocco con prova di pesca (con condizioni meteo-marine favorevoli) e breve passeggiata lungo il percorso ciclopedonale! 

14:00 partenza da Vasto
15:00 Visita del Santuario della Madonna del Canneto di Roccavivara
Trasferimento in pullman di circa mezz'ora
16:30 visita guidata del Borgo di Civitacampomarano
18:30 partenza per Campobasso
19:30 arrivo previsto in hotel*
accoglienza e sistemazione in camera
cena con il seguente menù:
- Cavatello a Mano al Ragù Antico di Campobasso secondo ricetta 1936
- Scaloppina di Ruspante al Tartufo Nero del Molise con Millefoglie Gourmet di Patate 
- Crudité di Frutta di stagione

Passeggiata notturna, facoltativa, nel centro storico
Pernottamento

2° Giorno
Domenica - Campobasso - Sepino - Oratino - Campobasso
colazione
 8:30 incontro con la guida e partenza da Campobasso
 9:00 arrivo previsto a Sepino e visita dell’area archeologica dell’antica città romana di Saepinum. Città romana di origine sannitica costruita all’incrocio di due tratturi provenienti dall’Abruzzo (Pescasseroli-Candela) e dai monti del Matese, nata come luogo di sosta per i pastori e le greggi transumanti; dove si avviarono scambi e commerci. La continuità di vita che ha caratterizzato questo sito, frequentato fin dall’antichità, si evidenzia molto chiaramente nell’agglomerato di case rurali sorte dal XVII secolo sui resti della città romana.

11:30 trasferimento a Oratino e visita guidata di questo splendido borgo

13:00 pranzo con menù casereccio:
- Taglieri di affettati e formaggi locali 
- Pallotte cacio e uova 
Pizza e minestra 
Friggitelli e verdure in pastella 
- Lasagne bietola stracciata e crudo
Crioli con pomodoro, basilico e ricotta salata 
-Tiramisù 

15:30 visita guidata di Campobasso: principali monumenti, museo dei misteri e murales.
18:00 Tempo libero per godersi la città 
rientro in hotel* (a piedi centralissimo)

20:00 cena con il seguente menù:
- Risotto Delicato ai Carciofi Crock alla Giudia, Pecorino pregiato d'Alto Matese e Crumble d'Oliva Nera San Martino
- Arrosto di Salsiccia Autentica del Molise al Finocchietto di Ferrazzano con Zucchine alla Scapece
- Dolce dello chef
Passeggiata notturna, facoltativa, nel centro storico
Pernottamento

3° Giorno
Lunedì - Larino - Rimini
Colazione e rilascio delle Camere
  8:30  partenza dall'hotel
10:00 Visita guidata di Larino, ricco municipio romano le cui vestigia sono ancora visibili nella città moderna (anfiteatro, foro, domus ed edifici vari).
Nei vicoli del centro storico medievale spiccano la chiesa di San Francesco, il Palazzo Ducale e la cattedrale di Santa Maria Assunta e San Pardo con lo splendido portale trecentesco, dove ci fermeremo per assistere (al termine della messa del santo) alla benedizione e alla processione dei Carri per le vie del centro storico accompagnata dalla banda musicale. 

13:30 circa tempo libero per il pranzo in uno dei numerosi stand gastronomici presenti alla festa che offrono piatti tipici della cucina molisana e prodotti locali che sarà possibile acquistare.

16:00 Visita guidata della concattedrale e della parte restante del borgo interessati la mattina dalla festa. 

17:30 partenza per rientro a Rimini
22:00 arrivo previsto al piazzale antistante l'agenzia (cena in autogrill)
 
NB. La prenotazione sarà valida solo con il versamento del saldo entro il 24-4  assicurandoti così il posto e lo sconto!
Gli orari indicati sono orientativi e potrebbero subire variazioni a causa di traffico o altre esigenze organizzative.
Provvederemo a riconfermare gli orari ad ogni tappa durante il viaggio.

*L'Hotel **** è situato nel cuore della città di Campobasso a pochi passi dal centro storico, con vista sul Castello Monforte. La proprietà è titolare e sede del brand turistico 'Il Molise non esiste' impegnato nella promozione ad ampio raggio della regione Molise sia in abito nazionale che internazionale. Tutte le camere sono dotate di connessione gratis a Sky Gold Hd e di wi-fi recentemente potenziato in fibra ottica super veloce. I menu sono tutti ispirati alla tradizione gastronomica di Campobasso e del Molise, con prodotti a kilometro zero, per offrire un'ulteriore esperienza di gusto ai nostri gentili ospiti.  Ad ottobre del 2022 il ristorante dell'hotel ha vinto il prestigioso premio "Accademia Italiana della Cucina". 

ENOGASTRONOMIA

Quella molisana è una cucina molto varia e seppure è una delle regioni italiane più piccole, al Molise gli sono stati riconosciuti dal ministero 159 prodotti agroalimentari tradizionali.

Tra i prodotti più importanti vi sono le varietà di olio extravergine dal sapore soave consumato anche crudo su insalate e crostini. 
L'eccellente fattura del prodotto ha fatto guadagnare all'olio molisano, nel 2003, il riconoscimento DOP
Conosciuto fin dall'antichità l'olio di Venafro (IS), detto "Aurina" per il suo caratteristico colore, citato da Licinio, Orazio, Plinio e altri poeti dell'epoca romana. Le olive autoctone più importanti sono l'Aurina (o Licinia) di Venafro (IS), la Gentile di Larino (CB) e l'oliva nera di Colletorto (CB), utili per la produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta “Molise” e devono essere utilizzate congiuntamente o disgiuntamente, per almeno l'80%. Sempre a proposito dell'olio d'oliva, molti paesi fanno parte dell'associazione "Città dell'olio", con sede a Larino (CB).

Il pane molisano conserva la sua antica manifattura produttiva e viene prodotto ancora in alcuni panifici con le patate (che, in molisano si chiamano tapane o patane) e la sofficità che lo contraddistinguono. Famoso è il pane di Venafro (IS), così come la sua produzione di taralli all'olio di oliva.

Abbastanza rinomata nella regione e non solo è la Patata lunga di San Biase, originaria del comune dell’entroterra molisano, e prodotta in tutta l’area trignina, a pasta gialla e buccia scura, più piccola e schiacciata rispetto alle altre varietà, ottima per le preparazioni al forno o “sotto la coppa”.

Notevole è il settore produttivo della pasta. Questo vede come punta il pastificio La Molisana di Campobasso attivo dal 1912, rilanciato nel 2011 dopo un periodo di crisi, ma da citare sono il Colavita, sempre del capoluogo, e un certo numero di piccoli pastifici artigianali. Un tipo di pasta fresca tipica sono i cavatelli (in molisano, cavatiélle/cavàte) che rappresenta ancora il “piatto della domenica” per eccellenza. Ancora oggi, dopo secoli, non è vera festa se a tavola mancano i cavatelli con il ragù di maiale, un sostanzioso sugo a base di costolette, salsicce e polpa di pomodoro. Ottenuti da tre semplici ingredienti, farina di semola di grano duro, acqua tiepida e un pizzico di sale, sono considerati, al pari delle lagane, uno dei più antichi formati di pasta. Oltre che con il ragù vengono conditi anche con gli “spigatelli” (broccoli nel dialetto molisano) e il peperoncino, e con il sugo “vedovo” – ovvero privo della carne – di Montenero di Bisaccia, un intingolo povero fatto con olio, un battuto di lardo e prezzemolo, pomodoro fresco e basilico e indicato nei giorni di magro.
Altrettanto conosciuti sono i fusilli, preparati con lo stesso impasto, ma realizzati con un "fuso" da cui il nome. Dall'impasto vengono staccati dei dadini di pasta, avvolti intorno al fuso e poi sfilati.

Grande importanza è data alla produzione di latticini e di formaggi: il caciocavallo di Agnone (IS) e quelli di Vastogirardi (IS) e di Frosolone (IS), la treccia di Santa Croce di Magliano (CB), le mozzarelle di Bojano (CB), e le mozzarelle di bufala che in Molise sono prodotte solo nel comune di Venafro (IS), prodotte a marchio DOP.

Per ciò che riguarda i salumi, nel Molise vengono prodotti da alcuni insaccati, come la soppressata, il capocollo o capicollo (capecuollo), la salsiccia (saûciccia o saûsiccia), famosa perché ha come ingrediente il finocchietto selvatico, la ventricina, famosa quella di Montenero di Bisaccia (CB), sulla quale da tempo è in atto una disputa con l'Abruzzo per la paternità del salume, e la signora di Conca Casale (IS) un insaccato di carne suina di grande pezzatura"

Un preparato tipico del basso Molise, specialmente a San Martino in Pensilis (CB), è la pampanella, carne di maiale cotta al forno con alcune spezie e molto peperoncino rosso sia dolce che piccante.
La Tradizionale Frittata di Pasqua, preparata con centinaia di uova unite a prosciutto, formaggio e coratella, è tipica della Valle del Volturno, in provincia di Isernia, ed in particolare a Colli a Volturno, Montaquila e Fornelli.
L'uso del tartufo (nero e bianco) è sempre più diffuso in tutta la regione, in particolare dall'alto Molise da cui proviene più del 40% della produzione italiana di tartufo bianco. Sebbene la regione abbia solo dagli anni duemila avviato lo sfruttamento del territorio allo scopo della raccolta del tartufo già vi operano oltre 4500 raccoglitori e sono sempre più numerose le fiere di settore e sagre che vengono organizzate sul territorio!

Anche se il viaggio interesserà solo marginalelmente la costa non si può non elencare tra le specialtà culinarie molisane il brodetto di pesce e in particolare quello di Termoli (CB) (du' bredette). Ha come caratteristica l'utilizzo di molte qualità di pesce, almeno nove/dieci: seppie, triglie, sogliole, palombo, rospo, pannocchie, scorfano, merluzzo, frutti di mare, e altri. Queste specie di pesce inoltre variano a seconda della stagione in cui si assapora il brodetto. Il brodetto di pesce termolese si differenzia dagli altri per la cottura differenziata delle varie specie di pesce. La differenza sostanziale che si trova nella ricetta termolese, che differenzia il sapore "du' bredette", è l'uso del peperone fresco.

Fra i dolci sono tipiche le ferratelle, simili ai waffel tedeschi, ma con l'aggiunta di semini di finocchio e più sottili e friabili, i piccillati (i pečelàt), ravioli cotti al forno ripieni di confettura di amarena, e la pigna, simile al panettone ma più leggera, tradizionalmente preparato per la Pasqua. I caragnoli e rosacatarle o rosacatarre, intinte nel miele, sono dolci tipici natalizi.
Il Molise è sicuramente una terra ricca di sorprese soprattutto quando ci si siede a tavola e si decide di degustare piatti veramente unici e dal sapore inimitabile.

Lo stesso succede con i vini. Il Molise è una regione la cui produzione vinicola ha radice antichissime:
 pare che i sanniti avessero appreso l’arte della preparazione del vino dai greci ed etruschi e già coltivassero la vite in quelle terre prima prima ancora dell'arrivo dei romani! Nel 700 e 800 il Molise era il maggior produttore di vini del Regno di Napoli!
Ad oggi la viticoltura in Molise si divide equamente tra le piante collinari in particolare lungo i fiumi del Volturno e di Biferno e quelle montuose, con uve che hanno saputo con il tempo adeguarsi anche a terreni piuttosto difficili come quelli che circondano Campobasso.
Oltre a dei canonici e conosciuti vini come il Montepulciano e il Trebbiano vi è un vitigno autoctono, nato in questa regione e che negli ultimi anni sta vivendo la sua riscossa nel mondo vitinicolo italiano, il Tintilia, pianta dalla produzione non eccessiva, che era stata accantonata per uve che assicuravano una resa maggiore. Ma gli amanti del vino molisano hanno deciso di non arrendersi e portarlo nuovamente in auge.
I vini della regione che possono essere considerati di eccellenza sono soprattutto quelli doc: il Biferno; il Molise; il Pentro d'Isernia e il Tintilia del Molise.
Come vino rosso si produce oltre al Montepulciano anche dell'ottimo Aglianico, Ciliegiolo, Sauvignon e Cabernet Sauvignon mentre come vino bianco oltre al Trebbiano, abbiamo dell'ottima Malvasia, Bombino e Falanghina!

La bevanda alcolica più diffusa nel Molise è il nocino, preparato sempre artigianalmente, è il liquore più antico e tradizionale della regione.
La Quota Comprende
Pullman Privato GT Pullman Privato GT
2 Notti in Hotel **** 2 Notti in Hotel ****
2 Colazioni 2 Colazioni
2 Cene in hotel 2 Cene in hotel
1 Pranzo Tipico 1 Pranzo Tipico
Guida al seguito Guida al seguito
Radioguida Radioguida
Assistenza Ciak Assistenza Ciak
Quota d'Iscrizione Quota d'Iscrizione
Ass. Medico Bagaglio Ass. Medico Bagaglio
Annullamento Viaggio Annullamento Viaggio
Tasse e Park Tasse e Park
La Quota NON Comprende
  • Forfait per servizi* da pagare in contanti sul pullman 30€ 
  • Noleggio e-bike 35-40€ da pagare in loco ( per 1/2 giornata più ritiro delle bici a Vasto)
  • Mance ed extra personali  
  • Tutto quanto non indicato nella quota comprende

Informazioni utili

Il forfait comprende: city tax, bevande (1/4 di vino e 1/2 d'acqua minerale), ingressi al Parco Archeologico di Sepino, museo Misteri, Trabocco e mancia per l’autista.
Sarà possibile partire anche dalle uscite dei caselli autostradali di Riccione e Fano
 
La sistemazione si intende in camera doppia

Con supplemento, su richiesta, sarà possibile avere:
  • Camera matrimoniale uso singola con doppio sedile sul pullman - su richiesta - 70€ (terminate)
  • Posto garantito con doppio sedile sul pullman - su richiesta - 10€  al giorno
  • Posto garantito in prima fila sul pullman  - su richiesta 10€ al giorno
  • Posto garantito dalla 2a alla 5a fila sul pullman - su richiesta - 5€ al giorno

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